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Bambini ribelli e eroi gentili…

Sarò un eroe gentile! Bambini ribelli...

E i maschietti?

Ultimamente si parla molto degli stereotipi femminili e si moltiplicano i libri che – a mio avviso giustamente – esortano le bambine a lasciarsi alle spalle i modelli troppo passivi.
Sarò una principessa ribelle, realizzato con Islamaj, si muoveva in quella direzione.
Una volta finito, ci siamo chieste: “E i maschietti?”
Abbiamo iniziato a osservare, a studiare e a pensare… e così è nato questo libro: Sarò un eroe gentile!

La storia di Ernesto

Il giorno del suo compleanno, Ernesto riceve un grosso pacco con un fiocco rosso. Il bambino è eccitatissimo, almeno fino a che non scarta il regalo e… trova un tenero orsacchiotto di peluche.
“Questo non è un regalo da supereroe!” esclama il bambino deluso.
“Anche i supereroi possono prendersi cura di un piccolo amico…” cerca di consolarlo la mamma.
Ernesto non si fa convincere e arrabbiato tira l’orsacchiotto in un angolo.
Quello che sta per scoprire ha dell’incredibile: il nuovo peluche è magico, sa parlare, ama le coccole, soprattutto, può esaudire cinque desideri…
Ernesto chiede subito di diventare un pirata, ma le cose non vanno come previsto. L’orsacchiotto infatti inizia a dispensare abbracci e anche i più loschi bucanieri si sciolgono… solo Ernesto si annoia, lui cercava molta più azione!
Il bambino chiede allora, nell’ordine, di diventare: un ninja, un supereroe e infine un principe azzurro. Ma ogni volta qualcosa va storto e Ernesto si ritrova a confrontarsi con Otto, il peluche.
Alla fine, Ernesto, capirà che la cosa più importante è ascoltare gli altri e accettare i sentimenti… Lui e Otto diventeranno inseparabili, e il bambino esclamerà: “Io sarò sempre un eroe gentile!
 

Cosa impara Ernesto?

Nel suo viaggio magico il bambino imparerà che:

  • è importante ascoltare gli altri,
  • non c’è niente di male nell’ammettere di aver paura o nell’esprimere i propri sentimenti,
  • tutti possono piangere,
  • i ‘ruoli’ non sono dati immutabili…

La gentilezza, intesa nel suo senso più ampio, vince.

Perché è importante la gentilezza?

Questo libro non parla delle paroline magiche “grazie” e “prego”, ma avvicina i bambini (e le bambine!) all’empatia, all’ascolto degli altri e alla espressione dei propri sentimenti.  

Talvolta queste doti innate dei piccoli sono soffocate dalle aspettative degli altri e dal ruolo imposto ai maschietti, cui si chiede di essere forti, coraggiosi, e impavidi

Ancora loro: gli stereotipi!

Sono sempre esistiti e esisteranno sempre. Gli stereotipi ci servono – a livello cognitivo e sociale – per semplificare e classificare le informazioni che giungono al nostro cervello.
Talvolta vale la pena metterli in discussione, o perlomeno fornirne di alternativi, soprattuto se si parla di bambini e bambine.
 

Bambini eroi e bambine principesse…

Gli stereotipi per i maschietti possono essere più difficili da cogliere e più ostinati da debellare. Chi non vorrebbe essere forte e coraggioso?
Di certo non basta un libro, ma spero che la storia di Ernesto e del suo piccolo amico Otto, fornisca qualche spunto di riflessione in più…
Anche i maschi hanno diritto alle emozioni!
Anche i maschi possono piangere, aver paura, ‘ascoltare’ gli altri e protendersi verso di loro.
 
Lo consiglio dai 4 anni per bambini e bambine.
 

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Ecco l’anteprima completa:

8.5″ x 8.5″ (21.59 x 21.59 cm)
44 pagine
ISBN-13: 978-1718850743
ISBN-10: 1718850743

Copyright © 2018 Olimpia Ruiz di Altamirano

Pubblicato inI miei libri