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Bambini in cucina: 5 buoni motivi per lasciarci aiutare!

Bambini in cucina, ecco 5 buoni motivi per lasciarci aiutare:

Bambini in cucina: 5 buoni motivi per lasciarsi aiutare

1. I piccoli si divertono tantissimo a darci una mano!

Mia figlia non appena mi vede in postazione, arriva trascinando la sua sediolina al grido di “Iuto io! Iuto io!” (ndt: ‘Mamma, ti aiuto io!’), tanto che ormai non riesco a fare più niente da sola… SIGH!

2. Preparare gli alimenti favorisce un buon rapporto con il cibo.

Maneggiare le verdure, pulirle, scoprire colori e consistenze diverse, aiuta i bambini a conoscere – e riconoscere – quello che hanno nel piatto.

Un mucchietto di bietole lesse è molto meno sinistro se sappiamo la sua storia in cucina.

3. Aiutarci li rende orgogliosi.

“Questo l’ho fatto io!” è la cosa che ripetono le bambine una volta sedute a tavola. E giù pioggia di complimenti…

I loro occhi sono pieni d’orgoglio e sì, mangiano felici.

4. Le attività che i bambini fanno in cucina sviluppano la loro manualità e coordinazione.

Come insegna Maria Montessori la cucina può essere un’ottima palestra per i più piccoli. Serve una gran coordinazione per lavare l’insalata senza buttare acqua dappertutto (o almeno per buttarne poca)…

5. Imparare a fare le cose – da soli – significa sempre diventare autonomi.

Eh già, prima o poi i nostri cuccioli saranno davvero in grado di prepararsi un pasto da soli…

Tranquilli, secondo le statistiche passeranno almeno trent’anni (ARGH!) prima che lascino il nido, ma nel frattempo è bene che imparino a dare una mano in casa!

 

Bambini in cucina, che disastro!

Inutile negarlo o girarci in torno: i bambini in cucina, soprattutto all’inizio, rischiano di combinare grandi disastri.

Ricordo con una fitta allo stomaco quando mia figlia – la grande, appena due anni all’epoca – fece cadere lo spremiagrumi, pieno di succo di mandarino, riuscendo con una magica carambola a far rovesciare il secchio dell’immondizia che le avevo avvicinato per gettare le bucce… a pranzo avevamo mangiato pesce.

Bene, quello che ho imparato da allora è: prevenire per limitare i danni.

Da una parte è necessario accettare i rischi e essere consapevoli che sì, probabilmente sporcheranno, e quasi sicuramente vorranno anche pulire… riuscendo a generare nuovi disastri!

Quindi se avete avuto una giornata pesante, forse è meglio lasciar stare.

Dall’altra guardate il piano di lavoro, scegliete saggiamente dove farli cucinare: mettete in salvo i telefoni e le apparecchiature elettroniche, spostate ciò che non serve e, in breve, cercate di prevedere i disastri per arginarli.

E poi lasciateli sbagliare, miglioreranno rapidamente!

Bambini in cucina, prima di tutto la sicurezza.

Bambini in cucina, prima di tutto la sicurezza

So per esperienza personale che basta un attimo, quindi prima ancora di farli salire in postazione bonificate l’area e mettete bene in chiaro i loro confini.

Le regole cambiano in base all’età dei bambini, a casa nostra quelle fondamentali sono:

  1. Coltelli, fornelli e frullatori sono OFF LIMITS
  2. Ci si mette in piedi solo sull’apposito sgabello
  3. Dopo aver maneggiato le uova si lavano le mani con il sapone
  4. Non si mettono in bocca le verdure sporche o gli impasti crudi
  5. Si cucina solo assieme a un adulto

Voi quali regole avete stabilito?

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Published inIl mio diario